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Anno 1090 dell'era moderna. Terminato il periodo di praticantato Caterina riceve la proposta di insegnare alla Scuola Medica di Salerno, dalla quale il suo maestro Afflacius si è allontanato perché un tempo, prima della conversione, era musulmano. Sono gli anni in cui le guerre per la conquista del Santo Sepolcro interrompono la collaborazione tra culture diverse: da questo momento i musulmani diventano "gli infedeli" e tutto il lavoro che per secoli ha portato cristiani, musulmani, ebrei e laici a operare per la crescita della scienza medica, si interrompe. Anna, figlia di Caterina, seguirà le orme della madre, ma ormai lo scontro tra Islam e Cristianesimo è esploso e il tentativo di far dialogare culture diverse diventa la lotta della sua vita. "Nel nome della donna" è un affresco storico che mescola personaggi realmente esistiti e di finzione, e pur collocandosi a cavallo fra l'XI e il XII secolo, affronta tematiche più che mai attuali.